NICOLA BARBETTI
Difensore
Nato il 9 marzo 1989
Esordio in A: -
  2002-03 ITALA SAN MARCO Dil.        
  2003-04 ATALANTA B 0 0 0 0
  2004-05 ATALANTA A 0 0 0 0
(legenda)

Al fischio finale della partita con l’Inter è scoppiato in un pianto liberatorio, perché troppa era l’emozione per poter esser custodita segretamente. «E’ stato tutto fantastico, sono all’Atalanta da solo un anno e ho già vinto uno scudetto. Mi sembra di sognare» spiega candidamente Nicola Barbetti, il migliore della finale secondo il Guerino. «Ma questo successo - puntualizza subito - deve spronarmi a fare ancora meglio. Deve essere un punto di partenza per crescere ancora». Friulano di Udine arrivato l’estate scorsa all’Atalanta dall’Itala San Marco, Barbetti si è subito segnalato per le sue qualità di difensore dai piedi buoni, supportato da un fisico eccezionale (a 15 anni è già alto 187 centimetri) che lo rende particolarmente efficace anche nel gioco aereo. Doti importanti che lo hanno già portato nel giro della nazionale di Antonio Rocca.

Alla Casa del Giovane, dove alloggia assieme agli altri ragazzi del vivaio arrivati da fuori regione, l’hanno subito ribattezzato Nesta per via di una certa somiglianza fisica (Panini alla mano sono anche alti uguali...), ma anche per il modo di giocare, pulito, elegante, sempre a testa alta. Col senno di poi vien da pensare a un segno del destino, visto che anche il milanista alla sua età festeggiava lo scudetto coi Giovanissimi della Lazio. «Beh sì, Nesta è un po’ il mio idolo, mi piace per stile, tecnica, classe. Sarebbe fantastico diventare un giorno come lui, vincere tutto quello che ha vinto» confessa quasi sottovoce Barbetti che non a caso nel cellulare (potenza della tecnologia) conserva una foto proprio del fuoriclasse rossonero.

Mister Perico non ha perso tempo e ne ha fatto subito un pilastro della squadra: «Su Barbetti - spiega - riponiamo grande fiducia. Ha una struttura fisica stupenda, un’ottima scelta di tempo nel tackle e nei colpi di testa, ma anche una buona proprietà tecnica nella gestione della palla. Quando riesce a tirar fuori la personalità - aspetto su cui può migliorare insieme alla dialettica in campo - diventa il nostro uomo in più, perché ogni azione degli avversari grazie ai suoi interventi diventa un’azione per noi. Massimo Donati era così, speriamo sia di buon auspicio. E secondo me Nicola ha tutto per ricoprire 2-3 ruoli, anche a centrocampo». Posizione in cui è stato impiegato a inizio anno. «In fondo nasco centrocampista - rivela Barbetti - è stato il mio primo ruolo quando ho cominciato a tirare calci a un pallone». Guarda un po’, proprio come Nesta. Adesso le coincidenze sono davvero tante.

(Guido Maconi | Guerin Sportivo | 10 agosto 2004)